di Antonella Bianco • Antonietta Curci
La suggestionabilità interrogativa rappresenta un importante fattore di vulnerabilità in sede di interrogatorio investigativo. La diffusione di buone prassi per l’ascolto e valutazione dei resoconti di testimoni, vittime e sospettati di un crimine risulta fondamentale al fine di ridurre le percentuali di errore che hanno come conseguenza la raccolta di testimonianze inaccurate e false confessioni. Obiettivo del presente lavoro è presentare uno strumento di misura della suggestionabilità noto da tempo nel contesto anglosassone e recentemente validato in Italia, le Gudjonsson Suggestibility Scales (GSS). Le GSS, applicate al contesto italiano, risultano essere uno strumento valido ed affidabile per la valutazione della suggestionabilità interrogativa e della compiacenza, capaci di discriminare questi costrutti da altre caratteristiche affettive e di personalità.
Psicologa e dottore di ricerca in psicologia presso l’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”.
Antonella Bianco
professore associato di Psicologia Generale presso il Dipartimento di Scienze della Formazione, Psicologia, Comunicazione dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”.
Antonietta Curci
Tratto da: Rassegna Italiana di Criminologia n° 2/2016